Il d.l.90: le novità per la disciplina del personale pubblico e le misure in tema di anticorruzione e trasparenza
Abstract
La riforma organica della pubblica amministrazione è stata spesso al centro del programma dei governi che si sono succeduti nel tempo negli ultimi anni. Non si esime da questa sfida neanche il Governo Renzi, il quale si propone un ambizioso progetto di rinnovamento del comparto pubblico sia attraverso una nuova organizzazione della pubblica amministrazione sia tramite un cambio di paradigma per quanto riguarda le regole del lavoro pubblico. L’intenzione è quella di rendere più moderna la pubblica amministrazione intervenendo anche sulle norme relative al rapporto di lavoro del personale del comparto pubblico. D’altronde gli interventi normativi in tale senso, volti cioè a semplificare e razionalizzare la spesa pubblica, utilizzando anche gli strumenti della recente normativa anticorruzione, si sono succeduti a ritmi vertiginosi dal 2012.
Nuovo capitolo di questa sfida normativa rappresenta il d.l. 24 giugno 2014 n. 90 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, il quale ha introdotto modifiche ed innovazioni in tema di mobilità volontaria e obbligatoria, esuberi, trattenimento in servizio, turn over, aspettative e permessi sindacali; persino la definizione di pubbliche amministrazioni è stata rinnovata.
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