Giurisprudenza annotata

3.4. Consiglio di Stato, sez. V, 13 febbraio 2009, n. 824


Abstract


Con la sentenza in commento, il Consiglio di Stato ha ribadito che, per stabilire se l’affidamento in via diretta ad una società mista di un servizio pubblico locale sia legittimo, occorre distinguere due fattispecie. La prima si configura quando una società mista viene costituita per una specifica finalità operativa, sulla base di una procedura ad evidenza pubblica che ha ad oggetto sia la scelta del socio, sia l’affidamento del servizio. In questa ipotesi, in linea con quanto disposto dall’art. 32, co. 3, d.lgs. 163/06, è sufficiente una sola gara finalizzata alla scelta del socio privato cd. “operativo”. Nel caso in cui, invece, una stazione appaltante intenda affidare ulteriori servizi ad una società mista già costituita è necessario l’espletamento di due gare: una prima per la scelta del socio e una seconda per l’affidamento di appalti o servizi pubblici ulteriori e successivi rispetto all’originario affidamento.

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