Giurisprudenza annotata
Abstract
La sentenza Corte di Giustizia 6 maggio 2010 esamina la tematica della applicabilità delle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici ad un contratto avente ad oggetto sia la cessione di quote di un impresa pubblica sia l’affidamento di un appalto pubblico.
In particolate, in relazione ad un contratto il cui oggetto principale è costituito dall’acquisizione, da parte di un’impresa privata, del 49% del capitale di un’impresa pubblica e il cui oggetto accessorio, indissolubilmente connesso con tale oggetto principale, verte sulla fornitura di servizi e sull’esecuzione di lavori, la Corte afferma la non riconducibilità di detto contratto all’ambito di applicazione delle direttive in materia di pubblici appalti.
A fondamento di tale statuizione, la Corte richiama lì’orientamento della giurisprudenza comunitaria in forza del quale nel caso di un contratto misto le cui differenti parti sono inseparabilmente connesse e formano in tal modo un tutto indivisibile, l’operazione di cui trattasi deve essere esaminata nel suo insieme in modo unitario ai fini della sua qualifica giuridica e deve essere valutata sulla base delle regole che disciplinano la parte che costituisce l’oggetto principale o l’elemento preponderante del contratto.
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