Giurisprudenza annotata

Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria del 20 novembre 2013, n. 26 - La regola dell'anonimato nei concorsi pubblici


Abstract


Nelle prove scritte dei pubblici concorsi o delle pubbliche selezioni di stampo comparativo una violazione non irrilevante della regola dell’anonimato da parte della Commissione determina de iure la radicale invalidità della graduatoria finale, senza necessità di accertare in concreto l’effettiva lesione dell’imparzialità in sede di correzione.”

Questo il principio enunciato dall'Adunanza plenaria nella sentenza del 20 novembre 2013, n. 26.

La decisione chiarisce quali siano le conseguenze derivanti dalla violazione dell'anonimato nei concorsi pubblici: a fronte di un indirizzo giurisprudenziale che la ritiene irrilevante allorché "non sia stata fornita prova del fatto che l'osservanza della regola procedimentale dell'anonimato avrebbe determinato un differente esito procedimentale", l'Adunanza Plenaria conferma, invece, l'impostazione secondo cui la violazione è rilevante in sé, "senza che sia necessario (per inferirne l'illegittimità) ricostruire a posteriori il possibile percorso di riconoscimento degli elaborati da parte dei soggetti chiamati a valutarli" (Consiglio di Stato, sez. VI, n. 1928 del 2013).

Il criterio dell'anonimato costituisce, infatti, applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, nonché di quelli di buon andamento ed imparzialità della P.A e, perciò, "assume una valenza generale ed incondizionata, mirando esso in sostanza ad assicurare la piena trasparenza di ogni pubblica procedura selettiva e costituendone uno dei cardini portanti".

Pertanto, allorché l'Amministrazione si discosti in maniera percepibile dall'osservanza delle regole comportamentali fissate a garanzia dei citati principi, "si determina (...) una illegittimità di per se rilevante e insanabile, venendo in rilievo una condotta già ex ante implicitamente considerata come offensiva in quanto appunto connotata dall’attitudine a porre in pericolo o anche soltanto minacciare il bene protetto dalle regole stesse".


Parole chiave


anticorruzione e trasparenza

Riferimenti bibliografici





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