Saggi e contributi scientifici

Secondo la Corte di giustizia i beneficiari della protezione internazionale sussidiaria possono essere assoggettati ad un obbligo di residenza al fine di facilitare la loro integrazione nello Stato membro che ha concesso tale protezione


Abstract


Il presente caso solleva il problema della misura in cui il diritto fondamentale di stabilire liberamente il luogo di residenza debba essere riconosciuto alle persone beneficiarie di protezione sussidiaria, e in particolare il problema della legittimità sia di una restrizione di tale diritto derivante dal percepimento di prestazioni sociali, sia di una differenza di trattamento rispetto ad altri stranieri legalmente residenti.

Secondo la direttiva dell’Unione 2011/95/UE recante norme sull’attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, gli Stati membri devono permettere alle persone alle quali hanno concesso lo status di beneficiario della protezione sussidiaria, di circolare liberamente nel loro territorio secondo condizioni identiche a quelle riservate alle altre persone non aventi la cittadinanza dell’UE che ivi risiedono legalmente.


 


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Riferimenti bibliografici





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