Il regime giuridico delle società partecipate dallo Stato tra controlli e giurisdizione contabile. Il caso della Consap spa
Abstract
L’aspetto più evolutivo del fenomeno delle imprese pubbliche è rappresentato dalle società di capitali a totale o parziale partecipazione pubblica.
In alcuni casi le società sono espressamente costituite, anche su puntuale previsione legislativa, o ex novo o attraverso la c.d. privatizzazione, cioè la trasformazione di enti pubblici economici o finanche di aziende; in altri casi l’ente pubblico acquisisce appositamente partecipazioni in preesistenti società di capitali.
In tutti questi casi, titolare dell'impresa è formalmente un soggetto di diritto privato, cioè una società di capitali che opera secondo le norme del diritto civile e commerciale.
L'impresa è, però, pubblica da un punto di vista economico, in quanto è pubblica quella parte di capitale che assicura la maggioranza nell'assemblea e consente di determinare gli indirizzi della gestione.
Le società a partecipazione pubblica sono soggette ad una disciplina particolare: l'art. 2449 c.c. (come modificato dal d.lgs. 6/2003) prevede che, ove lo Stato o altro ente pubblico abbia partecipazioni azionarie, l'atto costitutivo possa ad esso conferire la facoltà di nominare amministratori o sindaci, ovvero componenti del consiglio di sorveglianza, nonché di revocarli.
Questa eventualità è consentita dall'art. 2450 c.c. anche quando l'ente non abbia partecipazioni azionarie, allorché così disponga la legge o l'atto costitutivo.
A livello locale la società a partecipazione pubblica si presenta come una soluzione per i problemi relativi all'attività della pubblica amministrazione riguardanti la gestione dei servizi pubblici.Parole chiave
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