Saggi e contributi scientifici

Gli Organismi indipendenti di valutazione e i Nuclei di valutazione negli enti locali


Abstract


Negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli sudi sui controlli e sulle nuove forme di valutazione anche a causa delle riforme più o meno compiute che si sono cercate di attuare.

Infatti, negli ultimi venti anni la struttura organizzativa dello Stato italiano è stata notevolmente cambiata, con la ridesignazione delle competenze, attraverso riforme legislative e costituzionali. Come è noto anche l’attuale periodo storico - economico - sociale, per molteplici ragioni, è contrassegnato da una rinnovata volontà di profonde modifiche normative che tengono conto di un generale obiettivo di abbattimento dei costi e di concentrazione delle responsabilità di amministrazione in capo a meno soggetti ben identificati anche con la diminuzione dei cosiddetti livelli di governo e di responsabilità normative. Come sappiamo, cronologicamente, le riforme partirono in un momento particolare della vita politica e sociale italiana, un momento di emergenza finanziaria ed etica, il cosiddetto periodo di “tangentopoli” ove fu subito chiaro che  la riduzione dei costi era solo uno degli obiettivi da perseguire accanto al miglioramento della qualità delle prestazioni e dei servizi. L’attuale periodo ha molti aspetti simili a quelli degli anni novanta del secolo scorso con un rinvigorimento della corruzione in tutte le sue forme (si vedano le inchieste su Mafia capitale, sul Mose o anche su Expo 2015) assieme ad una crisi economica che sta durando oltre i termini previsti. Periodi quindi che si assomigliano ma che hanno anche peculiarità diverse strettamente connesse a contesti sociali, culturali e storici diversi.


Parole chiave


organizzazione e procedimento

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Riferimenti bibliografici





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