Giurisprudenza annotata

27.1. T.A.R. Abruzzo, Pescara, sez. I, 01.12.2009, n. 1096


Abstract


La mancanza di conformità tra progetto presentato in sede di offerta e lex specialis (bando e capitolato) può ritenersi ammissibile se si risolve in una variante migliorativa al progetto posto a base di gara; la possibilità di presentare varianti progettuali è infatti generalizzata dall’articolo 76 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 – c.d. Codice dei contratti pubblici – per qualsiasi appalto, allorquando il sistema di selezione delle offerte sia basato sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che consente alla stazione appaltante di godere di maggiore discrezionalità nella valutazione delle proposte.
Questo il contenuto della pronuncia in esame, con cui il T. A. R. per l’Abruzzo ha rigettato il ricorso proposto da un concorrente per l’annullamento dell’aggiudicazione disposta da un Comune nei confronti di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, all’esito di una procedura per l’affidamento della fornitura di tre filobus. A parere del ricorrente, la fornitura risultava non rispondente ai parametri indicati nel capitolato tecnico, poiché le apparecchiature di trazione dei filobus erano posizionate nella parte alta del veicolo, anziché nella parte bassa.
La Commissione aggiudicatrice ha pertanto fatto un uso legittimo della propria discrezionalità, ritenendo che tale opzione non stravolgesse l’oggetto del contratto e che anzi risultasse migliorativa rispetto al progetto base (rafforzando la capacità di carico e la sicurezza elettrica).
Per l’esame di una fattispecie opposta, si veda, in questa stessa sezione, il commento a Consiglio di Stato, sez. V, 21 aprile 2009, n. 2402.

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