Giurisprudenza annotata

25.2. Corte di Cassazione - Sez. Unite, ordinanza n. 22584/2009


Abstract


L’ordinanza in epigrafe appare di particolare interesse, specialmente alla luce dell’acceso dibattito che si è aperto in tema di servizi pubblici locali in seguito alla recente emanazione della l. n. 166/2009 che ha convertito il d. l. n. 135/2009.

A questo proposito, riguardo al servizio idrico integrato, la Corte di Cassazione, occupandosi della qualificazione da attribuire ad una società a capitale pubblico in materia di appalti, assume una posizione piuttosto netta, affermando che la destinazione a consumo umano dell’acqua gestita da una società a capitale pubblico, interamente detenuto da un Comune, esclude ogni scopo immediato di tipo “industriale o commerciale” nell’espletamento del servizio idrico, istituito solo per soddisfare esigenze di interesse generale in regime di non concorrenza, come tali non aventi natura industriale o commerciale, pure se, per il raggiungimento dei propri fini sociali, la concessionaria può compiere operazioni strumentali di tipo commerciale. Ciò premesso, la Suprema Corte chiarisce che – in ordine ai presupposti soggettivi per l’applicazione delle regole di evidenza pubblica in tema di scelta del contraente e alla conseguente sussistenza della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo – la s.p.a., soggetto societario gestore del servizio idrico di un ente locale a totale dominanza di esso, servizio fornito non in regime di concorrenza, rientra tra gli organismi di diritto pubblico, tendendo a soddisfare esigenze di interesse generale a carattere non industriale né commerciale.

È bene ad ogni modo specificare che l’ordinanza si riferisce esclusivamente alla riconducibilità di una società pubblica tra le Amministrazioni aggiudicatrici obbligate, in quanto tali, a rispettare la normativa comunitaria relativa ai contratti pubblici. Pertanto, sebbene dall’orientamento riportato possano trarsi utili indicazioni in merito alla caratura fortemente “sociale” del servizio idrico, tuttavia tale orientamento non può essere indebitamente trasposto ed utilizzato in ordine al diverso tema della natura giuridica del servizio in questione e delle forme di gestione che, in ragione di tale natura, possano essere definite ex lege.


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Riferimenti bibliografici





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