Giurisprudenza annotata

1.1. CGCE, SENTENZA 18 NOVEMBRE 1999, CAUSA C-107/98, TECKAL


Abstract


La sentenza 18 novembre 1999, causa C-107/98, Teckal, è di fondamentale importanza in quanto segna la prima apparizione ufficiale, nell’ambito della giurisprudenza comunitaria, dell’istituto dell’in house providing. Dopo aver affermato che il presupposto minimo affinché possa ritenersi sussistente l’obbligo della gara per l’affidamento di un appalto pubblico consiste in un incontro di volontà facenti capo a soggettività giuridiche effettivamente distinte – giacché solo in questa ipotesi è possibile sostenere che il rapporto intercorrente tra l’ente aggiudicatore e l’ente aggiudicatario ha natura contrattuale – il giudice comunitario osserva che ciò non si verifica quando l’ente locale esercita sulla persona dell’affidatario un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi e questa persona realizza la parte più importante della propria attività con l’ente o con gli enti locali che la controllano. È così che viene per la prima volta compiutamente delineata la fattispecie in house, i cui requisiti costitutivi sono rappresentati dal c.d. “controllo analogo” e dalla c.d. “attività prevalente”.

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Riferimenti bibliografici





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